Energia dalle Autostrade e dalle Ferrovie. Che tipo di Energia? Eolica

Dalle Autostrade e dalle Ferrovie si può estrarre Energia Eolica.
Proprio così!
Il movimento dei mezzi in moto sulle ferrovie e autostrade associati al vento naturale potrebbe produrre grandi quantità di energia eolica sfruttabile.

Quali sono i vantaggi di una simile soluzione? 

Innumerevoli.

Tra i principali possiamo annoverare:

  • eliminazione di tutte le procedure di valutazione di impatto ambientale visto che si tratta di zone già fortemente edificate
  • nelle aree naturali già edificate dove sarebbe quasi impossibile chiedere le autorizzazioni necessarie questo problema scomparirebbe
Ma si tratta di una fantasia o siamo già avanti con la sperimentazione?
Gli scienziati hanno preso come riferimento il viadotto Juncal nell’isola di Gran Canaria (Canarie) e hanno dimostrato che il vento che soffia tra i quattro piloni di questa infrastruttura può essere sfruttato da opportune turbine eoliche per produrre energia. Lo studio si è basato su modelli matematici e simulazioni al computer effettuati da Oscar Soto, della Kingston University di Londra. «Abbiamo testato diversi tipi di configurazioni e siamo giunti alla conclusione che quella che garantirebbe la produzione energetica maggiore è rappresentata da due turbine con lunghezza diversa delle pale», ha affermato il docente. «In tal modo le pale delle turbine riuscirebbero a spazzare la superficie massima possibile».

Il progetto Painper per Sfruttare l'Energia Eolica dalle Autostrade

La ricerca è stata promossa da Zecsa, azienda attiva nello sviluppo delle energie rinnovabili nelle Canarie grazie alla collaborazione con vari centri di ricerca pubblici e privati, e ha visto coinvolti anche scienziati spagnoli, oltre al gruppo inglese del prof. Soto: i ricercatori dell’Università di Vigo hanno studiato i collegamenti elettrici necessari allo sviluppo del progetto, mentre un gruppo dell’Università di Las Palmas de Gran Canaria è stato incaricato dello studio per l’integrazione dell’energia rinnovabile prodotta nella rete elettrica dell’arcipelago. Lo studio di fattibilità rientra nel progetto Painper (Public Achievement Plan for Renewable Energy Infrastructure), il piano di Zecsa per la realizzazione di infrastrutture che dovrebbero incrementare la produzione da fonti rinnovabili in territori a elevata edificazione e in aree protette dove è limitato lo spazio disponibile per nuove installazioni. «Painper è un progetto multidisciplinare che ha preso avvio proprio nelle Canarie grazie alla disponibilità di dati di qualità per le nostre analisi scientifiche», spiega Aday Martin, general manager di Zecsa. «Le isole Canarie presentano condizioni eccellenti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili: i potenziali di energia eolica e solare sono infatti assai elevati».

Da progetto a realtà. Turbine Eoliche su di un Viadotto Autostradale

La scelta del viadotto Juncal su Gran Canaria nasce dal fatto che il sito presenta tra i maggiori potenziali eolici dell’arcipelago e il vento soffia in maniera pressoché ottimale durante l’anno, quasi sempre da nord-est. In questo momento Zecsa si sta occupando delle autorizzazioni presso il governo locale di Gran Canaria, che è il proprietario dell'infrastruttura, al fine di poter partire con la realizzazione concreta delle turbine sotto il viadotto Juncal. Una volta realizzato l’impianto, gli scienziati potranno confrontare le stime elaborate al computer con la produzione elettrica vera e propria. Gli scienziati hanno valutato i contesti (viadotti montagnosi, a livello del mare, ecc.) nei quali vi è il potenziale più elevato per la produzione di energia eolica. «A partire dalle nostre ricerche sull'analisi della risorsa eolica, siamo giunti alla conclusione che il potenziale maggiore risiede nei viadotti prossimi al livello del mare, con condizioni regolari delle masse d'aria in termini di velocità e direzione del vento», prosegue Martin. «Questo ovviamente non vuol dire che non ci possano essere viadotti in altre aree con particolari condizioni del terreno e del vento che potranno garantire rendimenti elevati di produzione eolica».

Una grande potenzialità

La potenza delle turbine installate dipenderà dalle caratteristiche viadotto, dalle condizioni della risorsa eolica e dalla domanda di alimentazione desiderata. «Possiamo comunque ipotizzare che la potenza totale di ciascun impianto potrà variare tipicamente tra 0,3 MW e 2 MW, quindi di media potenza», spiega il dirigente di Zecsa. «Al momento possiamo fare una prima stima di circa 5,5 GW di potenza complessiva a livello europeo che potrebbe essere installata con questa tipologia di realizzazioni. Una potenza di questo ordine di grandezza potrebbe soddisfare il fabbisogno elettrico all’incirca di 5 milioni di famiglie europee».

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